Sgombriamo il campo da un equivoco: qualsiasi voto è utile, se si s’intende con ciò “utile a manifestare il proprio pensiero il proprio intendendere”, altra cosa è dare un voto “amministrativamente utile”.
Scusate a questo punto se mi viene da insistere sulla occasione persa con la mancata realizzazione del Comune Unico dell’Elba.
In quel caso avremmo votato con un sistema diverso, che ci avrebbe condotto quasi sicuramente al secondo turno, e in quella fase le forze minori avrebbero giocato un ruolo importante nella decisione relativa all’assegnazione della guida del Comune dell’Elba quindi a concorrere ad un “per governare”.
Ma "il fossimo e il se avessimo -recita un detto locale - era il patrimonio dei fessi" e, così stanti le cose, a Portoferraio ad esempio, le forze minori sono destinate, laddove ci riusciranno, a concorrere alla sconfitta degli schieramenti maggiori più prossimi. Un voto “contro” quindi, che potrà soddisfare mille cose: i fautori del "tanto peggio tanto meglio" (o del "tutti uguali fuor che noi che siamo più uguali degli altri" che ne è figlio), la rivalsa verso chi ci ha rifiutati, la smania di emergere, o anche la sincera voglia di opporsi allo "status quo", ma ciò si concretizzerà nella composizione di una minoranza debole numericamente (per effetto delle leggi vigenti) e in più frastagliata, quindi di fatto, al di là dei proclami, pochissimo influente sulla vita della comunità.
Papale papale a Portoferraio il voto amministrativamente utile sarà quello attribuito al centrosinistra o alla destra. Tertium non datur. Buon Voto a tutti.