"Fine dicembre 2012, stavo andando da un mio caro amico, Luca, di Milano, esattamente di Abbiategrasso.
Arrivato a Firenze S.M.Novella dalla cara Isola d'Elba mi metto ad aspettare il treno diretto per Milano.
Era praticamente la prima volta che ci andavo da solo, ed ero anche molto curioso di questa città descrittami nei modi più disparati: "grigia", "frenetica", "bellissima", "bruttissima", "tutto sommato artistica".
Arriva il treno, e si ferma.
Mi alzo dalla panchina, borsone in spalla.
Mi avvio verso esso quando dopo pochi secondi sento un: "ANTO!", mi giro, e ovviamente non era nessuno, "me lo sarò immaginato..", "avrà chiamato qualcun altro..".
Però mentre mi stavo rigirando scombussolato da quell'urlo in lontananza, avevo notato un signore, lungo cappotto nero e un simil colbacco in testa, i cui occhi chiari mi parevano non poco familiari.
"Non può esser..".
Mi rigiro, lo riguardo negli occhi, e lui mi sorride.
Dario.
Non fu lui ovviamente a gridare "ANTO!", non ho mai saputo chi sia stato o se me lo sono effettivamente immaginato, ma è stata una provvidenza ai limiti del fantastico.
Lo aspetto qualche secondo, con la mano un pizzico tremante stringo la sua, un sorriso eccezionale.
"E', è un piacere, enorme piacere signor Fo"
"Aaah toscano?"
"Sì sì toscano, dell'Isola d'Elba"
"Aaah bellissima, bellissima terra"
E, con brividi addosso e curiosità in testa, chiesi:
"E com'è Milano signor Fo?"
"Milano non è più come prima, Milano prima era una culla di grandi ambizioni, una città ricca su tutti i fronti, da tanti anni sta cadendo sempre più giù"
"Ah, e si risolleverà?"
"La vedo difficile, ma non si sa mai, lo spero tanto"
"E' la prima volta che ci vado!"
"Allora comunque ti piacerà!"
E ridendo mi dà un pacca sulla spalla.
Gli chiesi una foto, avevo una videocamera, partì anche un video di qualche secondo adesso nei meandri dell'hard disk, dopo poco arrivai al tastino per la foto, scatto.
"Ciao!" e mi dà un buffetto sulla faccia, replicai con un abbraccio, a sua volta contraccambiato. Salimmo sul treno, in carrozze separate, tra i minuti più belli.
Grazie di tutto quello che sei, e sarai per sempre.
"Ma che aspettate a batterci le mani, a metter le bandiere sul balcone..
Antonio Altini
(NDR ... Napoleone primo, che in prigione stava all'Elba / vi scappò un mattino all'alba/ per venirci a battere le man...)