Moby Baby two: vi siete chiesti perché two?
Dato atto che il Moby Baby (one) dette una memorabile cannata due anno orsono;
Riscontrato che lo squarcio nel molo già fu habitat di allevamento di favolli (2: “Hono” e “Ratoh”);
Constatato che i cocci a banchina rimasero lì per mesi interi;
Vedi: http://www.elbareport.it/corsivo/item/20487-a-sciambere-dellammaestratore-di-favolli
La domanda ora è: il Moby Baby two poteva essere da meno?
Certo che no, la randellata è un baleniero marchio di fabbrica.
Erano circa le 10:00 di un tiepido venerdì 15 settembre 2017 quando la solidità e la robustezza della scala passeggeri situata sul molo a Portoferraio è stata messa a dura prova dall’urto con la prua della nave: nessun problema, la scala ha retto!!!
E la nave? Come ne è uscita? Un bel graffio nelle parte alta della prua ma per il resto tutto ok.
I passeggeri della nave (tutti censiti, andate a chiederglielo) oltre ad aver avvertito lo scombussolamento della grattugiata, si sono dovuti sorbire anche un’ulteriore ritardo dovuto al rifacimento della manovra.
Eh sì eh, l’entrata di sbieco ‘un ti fa mica guadagnà tempo.
Una manina fatata ha scattato qualche foto immediatamente dopo l’urto: oltre al graffio (grigio: il colore della scaletta, a sinistra), si vede chiaramente la nave in posizione inusuale, di traverso tra molo e molo.
Qual è la differenza tra le due legnate?
Che nel primo caso ne hanno parlato tutti, il video in rete ha spopolato, nonostante lo stoico tentativo del soldatino che con maniere oxfordiane voleva impedire l’immortalare delle immagini.
Ma nel secondo caso non lo sa e non poteva saperlo nessuno, e sapete perché?
Perché dopo non c’erano più prove: in pochi minuti il graffio era stato ripitturato!
Che efficienza dé, c’hanno già pronta la squadra lavori!
Capace alzano il culo dalla sedia e a pitturà ci vanno direttamente loro, quuellli del giornalino.
Velocissimi, come Niky Lauda ai suoi bei tempi.
Ora, se la prossima musata la dà il Niky sai che risate….
Ma le battutine sarcastiche lasciano il tempo che trovano, solo una seria considerazione va fatta: certo che questi aggeggi tecnologici rompono un po’ i coglioni, il mondo pullula di manine fatate.
E allora non ci sarà da stupirsi se, da ora in poi, per motivi di sicurezza ovviamente (campi elettromagnetici calpestati, onde gravitazionali infrante, raggi gamma spuntati ecc….) a chi entrerà nel raggio di 100 metri dal molo d’ormeggio - con la nave in imminente arrivo - verrà gentilmente chiesto di spengere lo smartphone.
Hai visto mai.
p.s.
Se il ritocco sia mascherato bene o male decidetelo voi, tanto sai (varo nel 1974), la nave è nova…
Secondasecca