L'arte di andar per mare, l'arte di dipingere, l'arte di insegnare la bellezza, l'arte -come diceva lui - di schitarrare e di cantare, l'arte di usare mani e testa e le tante altre abilità di un uomo colto, intelligente e sensibile, il cui cuore si è fermato.
Lo stillicidio crudele continua, e con un mare di altre persone stanotte stiamo a piangere e rimpiangere Sandro Zingoni, un uomo venuto da fuori per arricchire quest'isola e per renderla migliore, riuscendoci con il suo costante infaticabile impegno.
Un uomo che meno di un mese fa scriveva di cultura e apprendimento nell'era del web, appunto sulle pagine elettroniche di FaceBook, e ragionava - come suo solito - breve, incisivo e profondo:
"il grande sogno degli enciclopedisti era quello di sconfiggere l'ignoranza.L'emozione di vedere e quasi toccare con mano le prime edizioni dell'Enciclopedie conservata nella Biblioteca Nazionale di Lucca è ancora uno dei miei più bei ricordi. Oggi leggo di una collana del giornale "La Repubblica" sui più grandi filosofi della storia. Su internet troviamo lo scibile umano dalle formule della fisica quantistica a come si costruisce una petroliera. Gratuita è tutta la letteratura mondiale (quella che conta) dalll'Iliade all'Ulisses. Grande illusione e tentazione che ogni studente ha provato: andare in biblioteca trovare titoli fondamentali e fotocopiare i testi con l'unico risultato di trasportare parte della biblioteca a casa nostra. Studiare è un'altra cosa"
E' così, con le sue stesse parole di pochi giorni fa, che ci piace ricordare e rendere onore a Sandro dai mille talenti, ma soprattutto educatore.
Un grande intenso abbraccio a Titta ed alla famiglia da
sergio rossi