Alfredo: Toh chi ti vedo. Gino, sei sempre vivo?
Gino: Caro so’ vivo sì, cosa credevi che quello stronzo di cinese m’avesse levato dar mondo?
Alfredo: o chi è ir cinese?
Gino: quell’affare..........quer virusse, ‘un mi ricordo mai come lo chiamano, che ha fa sta’ male tanta gente e tanta è anco morta.
Alfredo: ma ora sembra ch’ abbia perso un po’ di forza e che pe’ la prossima estate, anco co’ l’arrivo der cardo, dovrebbe esse’ meglio.
Gino: ma, speriamo bene.Che ‘un succeda come l’artr’anno.
Alfredo: io so’ fiducioso. Anco pecché quest’anno ci so’ i vaccini. Te, te lo sei fatto?
Gino: Sì l’ho fatto. Ma mi c’è voluto pochino pe’ prenotammi! Meno male che m’ha aiutato ir mi’ figliolo. O se no, come facevo? Mi fanno ride quelli della Regione. Vai allo sportello, clicca qui, clicca lì. Ti mandeno un numero ar cellulare pe’ fa la prenotazione. Io ir cellulare a mala pena lo uso. Sai quante vorte sbaglio a fa i numeri. ‘Un chiamo quasi mai nessuno e se ogni tanto mi chiamano, pigio, ma in genere pigio male e sarta la linea.
Alfredo: sei proprio arretrato!
Gino: Comunque anco ir mi figliolo ha ammattito prima di trova’ un buco pe’ me e la mi’ moglie. Anche pecché ir posto volevo trovallo da noi all’Elba. Dice che potevo anda’ anco in continente. Ora ti sembra normale che uno come me, a 85 anni sonati, possa piglia’ la nave e anda’, che ne so’, a Livorno? Ber mi’ vaccino! Mi sarebbe costato nulla tra traghetto e benzina! E poi l’ammattimento!
Alfredo: hai ragione. Su’ giornali, leggevi ch’erano aperte le vaccinazioni e poi andavi pe’ prenotatti e trovavi quasi sempre tutto occupato. Io mi so’ fatto da’ una mano dar Magagnini della Croce verde e alla fine ce l’ho fatta.
Gino.Allora semo tutt’e due vaccinati e si po’ sta’ tranquilli.
Alfredo: sì certo, ma bisogna fa’ sempre attenzione. Indossa’ la mascherina, sta’ a distanza.
Gino: anco co’ queste regole mi fanno ride. Poi anda’ al ristorante, ma se ci vai la sera, alle dieci devi uscì. Mi fanno da’ ragione al Sarvini che in genere ‘un no posso senti’ e nemmeno vede’.
Alfredo: Davvero anch’io ‘un ci capisco nulla. Quando eravamo in zona rossa ‘un potevi anda’ a pesca’ cor tu’ barchettino, che in mare ‘un è che incontri tanta gente come ar supermercato quando vai a fa’ la spesa. Ora, ho saputo ch’hanno aperto i campi di calcetto, però le piscine o le palestre so’ ancora chiuse. Vorrei sape’ come fanno a inventassi queste regole.
Gino: Hai sentito? Quer generale, che porta quasi sempre ir cappello co’ la penna dell’alpini, ha assicurato che vaccinerà tutti l’abitanti delle piccole isole pecché ‘un c’hanno servizi sanitari adeguati.
Alfredo: noi un ospedale ce l’avemo...
Gino: è vero, ma ci rientramo anco noi. Anche pecché l’ospedale ch’avemo ‘un è mica messo tanto bene, co’ tutti i tagli ch’anno fatto prima der virusse. Se ir cinese t’avesse infettato, caro mio,molto probabilmente ti ricoveraveno in continente, a Cecina, a Livorno o anco a Grosseto com’è successo a diversa gente, pecché, da noi ‘un è stato attrezzato un posto dove curatti. Tanto la Regione ci manda l’elicottero. Ma ‘un si rendono mica conto quelli che stanno alla Regione, cazzo, der disagio che prova chi è malato e de’ disagi anche di quadrini che devono sopportà i familiari.
Alfredo: E’ vero, è vero! Dé, ma l’hai saputo che, intorno a la tera, gira un raggio... no, scusa, volevo di’ un razzo cinese che si sta pe’ disintegra’ e che c’è il rischio che quarche pezzo venga giù anco dalle nostre parti?
Gino: no, ‘un lo sapevo. Dé però ‘sti cinesi hanno proprio rotto i coglioni!
Alfredo: Se ti casca quarche pezzo sur tu’ tetto, fammelo sape’, che ti vengo a da’ una mano.Ciao Gino.
Gino: peccato che ‘un so come si dice vaffanculo in cinese! Bona Alfredo
Wack (Gabbiano Virologo)