Egregio direttore,
Questo strano fine campagna elettorale marinese-vaporino dove le promesse e le uscite a scosciagalletto svolazzano libere nell’aere come impalpabili farfalle, mi pare che il candidato Sindaco di Porto Azzurro Cecchi, rispondendo al fantasmatico Pd (che ha dato gran prova di sé nella composizione delle liste dei due Comuni isolani), abbia preso un’involontaria quanto clamorosa topica.
Infatti scrive: «Ma non ho avuto certo bisogno dei miei appunti per redigere il programma elettorale de “L’Ancora per Porto Azzurro” : non faccio parte della generazione del “copia/incolla”, e l’originalità delle nostre idee è facilmente confutabile leggendo contenuti e progetti del nostro programma».
Ora, se uno prende un vocabolario a caso, mettiamo il Devoto-Oli e cerca “Confutabile” scopre che significa: “Inconsistente , che si presta ad facilmente ad essere confutato” e che “Confutare” vuol dire: “Inficiare, con prove ed argomenti diretti a dimostrare erroneo o falso dibattere”, mentre per “Confutazione” si intende: “Critica diretta, mediante prove o argomenti circostanziali e puntuali a dimostrare l’infondatezza o l’inconsistenza totale o parziale di qualcosa, convincendo del contrario”. Quindi, se il candidato Sindaco amato dai leghisti di scogliera scrive perentorio dall'alto della sua età ed esperienza che “l’originalità delle nostre idee è facilmente confutabile”, bisogna credere al giovane ma sufureo Solforetti: l’originalità di quello che dice il programma de “L’Ancora per Porto Azzurro” è “confutabile”, quindi “inconsistente e parziale”, lo conferma di suo pugno lo stesso candidato sindaco.
Tiro Fisso 3
Suvvia Signor Tiro Fisso un poco di comprensione, è verissimo che lo sfondone citato è notevole, ma guardi che negli arenghi della della democrazia se ne sono lette e soprattutto sentite di peggio. Di topiche epiche già avemmo modo di citarne alcune su qeste pagine: quella del sindaco che ci disse: "come faccio a conoscere tutte le leggi... non sono mica poliglotta!", o il "qui si sta meschiando il piscio con l'orina" o ancora il "suìs genéreris" (della razza del maiale?), per approdare allo stupendo pagniniano: "... e se una cosa 'un si pole fare, noi, con una telefanata a Roma la potemo fa' polere!" ed infine al freudiano "consigliere quello che dice è francamente scoreggiante"
Non pretenderà mica che per proporsi ad amministrare uno degli otto pollai elbani si debba essere dei cruscanti! Certo aver letto qualche altro libro oltre I Viaggi di Gulliver (in edizione ridotta ed illustrata dalla Giunti Marzocco) andrebbe bene, ma senza esagerare poichè una troppa intensa frequentazione con la cultura, è dimostrato, fa male al candidato medio. Un linguaggio troppo colto ad esempio è sospettosamente accolto dai gorillai, non porta voti. Caro lei, per governare un popolo culturalmente mediocre, come quello che attualmente alberga nell'Isoletta Verde&Blu, occorre sostanzialmente un po' di muso e tanta sanissima mediocrità.