Il rumoroso frullare delle pale dell’elicottero del Presidente Rossi che battevano l’aria, lo sgomitare (molto influenzato dal clima già elettorale) di chi voleva esserci per approvare o contestare, comunque facendosi notare, ha distratto quasi tutti: amministratori, rappresentanti delle categorie economiche, di partiti, liste e movimenti e perfino pubblici informatori, da quella che, per importanza e gravità doveva considerarsi come la vera notizia “elbana” di venerdì 21 Marzo 2014.
E’ passata fino ad ora come acqua fresca, senza una reazione ufficiale, senza uno straccio di comunicato o commento la pubblicazione di un report relativo alle nostre acque sporche, una clamorosa “bocciatura” destinata a ripercuotersi negativamente sulla immagine internazionale dell’Isola d’Elba, perché (come già accaduto nel 2012) a metterci all’indice per la mancata depurazione dei nostri reflui fognari, per il nostro poco onorevole contributo all’inquinamento del Mediterraneo, non è stato – come si direbbe in ferajese – Gnogna, un qualsiasi Chiccazzé, un ambientalista talebano, ma nientemeno che una agenzia scientifica che è diretta emanazione dell’O.N.U.
Mi torna alla mente che qualche anno fa, per difendere la vulnerata immagine dell’Elba, gli albergatori querelarono (ma purtroppo persero e pagarono pure) quei mascalzoni di Legambiente per analoghe questioni; che faranno ora i maggiorenti isolani? quereleranno Ban Ki-Moon (specificato, per il distratto assessore, il Segretario Generale delle Nazioni Unite)? Contesteranno le analisi che ci hanno fatto “stioccare”, quel pallino rosso sulla carta geografica, perdendo, ma solo per un pelo, a beneficio dell’unico sito francese presente nella classifica della vergogna, il titolo di “fonte di inquinamento fognario più a nord del Mediterraneo”?
E visto che ben il 40% delle nostre acque sporche vanno in mare non depurate (un terzo in più della già non entusiastica media nazionale, il comunello marinese poi, batte tutti col 100%), visto anche che accordi internazionali e leggi nazionali ci impongono di raggiungere lo 0% entro il 2015, che beata minchia stanno facendo, o hanno in mente di fare i nostri sedicenti amministratori? Qualche rampante candidato si è posto il problema o no?
E una domandina finale a chi (spesso a giusta ragione) si incazza per questioni “sanitarie”: la salute si difende solo in ospedale o anche evitando di far sguazzare isolani ed ospiti nella loro medesima cacca diluita?