Alcuni giorni fa, di mattina verso le 10, sono andato al bancomat del Monte dei Paschi, in piazza Cavour, per fare un prelievo e con mio grande piacere ho visto in servizio due giovani vigilesse davanti alla farmacia. Erano impegnate nel cercare di rintracciare un cittadino, evidentemente abituato a rispettare “il codice” del libero parcheggio, che aveva lasciato la propria auto in pieno divieto di sosta, bloccando il traffico proveniente da Via Pietro Gori e da Via della Fonderia. Con altrettanto piacere ho visto una delle due vigilesse posizionare sul parabrezza un verbale di contravvenzione, mentre l’altra ha richiesto l’intervento di un carro attrezzi.
Sempre nella stessa mattinata un altro cittadino, amante del parcheggio libero, aveva lasciato la propria auto nella zona pedonale tra il bar Roma e il ristorante Il Garibaldino. Una delle due vigilesse se n’è accorta e, senza esitare, ha elevato un secondo verbale. Quando il proprietario lo ha visto è rimasto molto sorpeso e ha ritenuto di dover contestare, smanettando vistosamente, il comportamento delle vigilesse. Non poteva “digerire” quella maledetta contravvenzione. E se n’è andato visibilmente scorrucciato per l’ingiustizia subita. Dopo anni di latitanza, ieri ho rivisto finalmente un certo controllo da parte della Polizia municipale nella piazza dedicata al Conte di Cavour, dove in genere la confusione regna sovrana.
Moto e auto ci scorrazzano per tutto il giorno o vi vengono parcheggiate nelle sere di fine settimana, in particolar modo il sabato, ora che è finita la quarantena. L’orario per il carico e lo scarico delle merci non viene quasi mai rispettato. Durante la stagione delle gite turistiche (purtoppo quest’anno non arrivate), i gruppi di turisti devono, spesso, sopportare, oltre alla illecita circolazione di automezzi, i “profumi” che emanano dai furgoncini addetti alla raccolta differenziata dei rifiuti. Laddove esistono delle fioriere che delimitano lo spazio destinato ai tavoli di un bar, ogni giorno si possono fotografare moto posizionate tra una fioriera e l’altra o auto poco distanti dalle fioriere. In certe ore di punta, nella parte non pedonale della piazza compresa tra il Bar Roma, la farmacia centrale e il Monte dei Paschi, oltre al traffico in uscita per Via Guerrazzi, proveniente da Via Garibaldi o da Via della Fonderia, c’è spesso un caos indescrivibile di auto piazzate a casaccio. Non c’è scampo per i pedoni, specie per le persone anziane o per chi accompagna un bambino con la carrozzella! Il pericolo è ovunque, è come attraversare il “triangolo delle Bermude”!
Dopo che le vigilesse se ne sono andate, una Signora ha ritenuto di poter fermare la propria auto sul passaggio pedonale esistente davanti all’ingresso del Monte dei Paschi. Mi rendo conto che non si può pretendere la presenza costante di un Vigile nella “disgraziata” piazza Cavour, ma una presenza un po’ più frequente dovrebbe essere assicurata.
Spero, quindi, che le due vigilesse siano state assunte non come stagionali, ma in pianta stabile e che il Corpo della Polizia municipale sia dotato, quanto prima, di risorse umane sufficienti per garantire sul territorio comunale tutti quei controlli che sono di sua competenza. Come spero che sia tolto dalla porta di ingresso all’Ufficio dei Vigili quell’inutile cartello riportante la scritta” CHIUSO per EMERGENZA COVID”. Si prendano tutte le dovute precauzioni (mascherine, divisori in plexiglas, ingressi limitati ecc ....) , ma si riapra! Hanno potuto riaprire al pubblico bar, ristoranti, pizzerie, negozi di abbigliamento ed altri ancora. In Via Garibaldi ha riaperto il “baretto” di Arcangelo e in Via Guerrazzi il negozietto di Santino il calzolaio, dunque quella scritta sia subito tolta!
Ritengo, infine, che sia necessario che l’Amministrazione comunale provveda ad elaborare un piano del traffico per il centro abitato che preveda l’istituzione di zone pedonali (sarà possibile riavere la piazza della Repubblica senza parcheggio?); la realizzazione di piste ciclabili e parcheggi pubblici all’esterno del centro mediceo; la riorganizzazione ed il potenziamento della rete dei servizi di trasporto pubblico, anche via mare. Per tutte queste cose saranno disponibili finanziamenti anche comunitari, ma per ottenerli dobbiamo avere pronti i relativi progetti.
Certo era impensabile che la nuova Amministrazione, in un anno peraltro travagliato dall’insorgere di una epidemia, potesse riuscire ad approvare un nuovo piano, ma si sarebbe dovuto avviare, almeno, la procedura di gara per l’affidamento dell’incarico ad un Soggetto qualificato.
Giovanni Fratini