I Carabinieri del Radiomobile di Portoferraio lo hanno notato stazionare in una frazione di Campo nell’Elba, in cui, con l’approssimarsi della stagione turistica, sono stati intensificati i controlli per prevenire e in caso reprimere i reati e volendo vederci chiaro sul motivo della permanenza di questo sconosciuto sul posto, hanno deciso di controllarlo.
Dopo una corretta identificazione i militari hanno però scoperto che a carico del 31enne, moldavo, con passaporto rumeno, pendeva un provvedimento di carcerazione per l’espiazione di una pena pari a 4 mesi di reclusione per un fatto commesso nella provincia milanese, nel 2007.
All’epoca il giovane aveva falsificato un permesso di soggiorno, era stato denunciato e il procedimento penale aveva avuto il suo avvio.
La conclusione del processo si è avuta, però, solo nel 2010 e solo un anno dopo la condanna era divenuta esecutiva: a tre anni dalla condanna, quindi e ben sei dopo aver commesso il fatto, la giustizia ha fatto il suo corso, attraverso un controllo di un equipaggio radiomobile dell’Arma che dopo le formalità di rito, ha associato lo straniero alla Casa di Reclusione di Porto Azzurro ove dovrà scontare la sua pena.