Sono finiti in manette in tre, nella notte di domenica, dopo una serratissima ricerca durata quindici ore, i responsabili di almeno quattro furti in abitazione, perpetrati il giorno prima a Marina di Campo e Porto Azzurro.
V.R. 25enne, N.K. di 27 anni e un loro complice 17enne, sono tutti nati in Serbia ma risiedono tra Napoli e Caserta e si possono considerare, dati anche i precedenti di alcuni di essi, veri e propri trasfertisti del furto in casa.
L’infittimento del controllo specifico del territorio da parte dei carabinieri dell’isola ha fatto sì che il personale dell’Arma, in pattugliamento nella tarda mattinata di sabato, a Marina di Campo, li individuasse e li considerasse elementi sospetti, ancor prima di venire a conoscenza di un furto con scasso commesso poc’anzi in una casa di via degli Etruschi. I tre erano stati notati da un militare che li aveva osservati a distanza mentre si allontanavano a bordo di un’auto grigia di cui, inizialmente, si sconoscevano modello e targa e scattato l’allarme è partita una lunga ricerca di quelli che poi sarebbero risultati essere i due esecutori materiali del furto e il loro autista. Questi, visto il rischio di essere intercettati, si sono spostati sul versante orientale dell’isola, sempre senza rinunciare all’idea di svaligiare dimore.
Qui i ladri, in serata, hanno colpito tre abitazioni in una sequenza velocissima, nella zona di viale Europa, ma fortunatamente un cittadino ne ha notato la presenza sospetta e li ha segnalati, mentre cercavano di lasciare il paese, a vigili urbani e carabinieri. Questi ultimi si sono, quindi, lanciati alla ricerca della vettura mentre questa si allontanava dal centro e di lì a qualche ora, a Portoferraio, grazie a uno specifico servizio coordinato messo in atto dal Nucleo Operativo e Radiomobile e da tutte le stazioni Arma dell’Elba, la rete si è stretta intorno al gruppo di malviventi che è stato bloccato.
Le perquisizioni eseguite hanno permesso di rinvenire nella vettura oltre quaranta gioielli, del valore approssimativo e complessivo di 15.000 € e nelle tasche dei rei oltre 1000 € in contanti. I gioielli sono stati, quindi, riconosciuti dalle vittime dei furti (ad eccezione di tre ori per i quali l’Arma non ha ancora ricevuto segnalazione dell’ammanco) e i tre ladri, in stato di fermo di indiziato di delitto, sono stati trasferiti, rispettivamente, al carcere di Livorno e all’Istituto di pena minorile di Firenze.
I carabinieri dell’Elba, invitando la cittadinanza alla massima sensibilizzazione e collaborazione nel comunicare presenze sospette nei dintorni delle abitazioni e ad assumere qualche specifico accorgimento* , non escludono di poter accertare, nell’approfondimento di indagine, la responsabilità dei fermati in altri analoghi delitti perpetrati sull’Elba in queste ultime settimane.
In proposito ecco alcuni semplici accorgimenti, per proprietari e villeggianti, che possono renderla maggiormente sicura o rendere un’ indesiderata visita meno dannosa:
Un ruolo fondamentale assume la reciproca collaborazione tra i vicini di casa, in modo che vi sia sempre qualcuno in grado di tener d'occhio le abitazioni.
Installate dei dispositivi antifurto, collegati possibilmente con i numeri di emergenza (collegare l’ antifurto al 112 è gratuito).
Non informate nessuno del tipo di apparecchiature di cui vi siete dotati né della disponibilità di eventuali casseforti.
Conservate i documenti personali, contanti e preziosi in cassaforte o in un altro luogo sicuro.
Aumentate, se possibile, le difese passive della casa. L'installazione di un allarme, di avvolgibili di sicurezza o di telecamere a circuito chiuso sono accorgimenti utili.
In caso di assenza prolungata avvisate solo le persone di fiducia e concordate con uno di loro che faccia dei controlli periodici.
Nei casi di breve assenza, o se siete soli in casa, lasciate accesa una luce o la radio in modo da mostrare all'esterno che la casa è abitata. In commercio esistono dei dispositivi a timer che possono essere programmati per l'accensione e lo spegnimento a tempi stabiliti.
Considerate che i primi posti esaminati dai ladri, in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l'interno dei vasi, i quadri, i letti ed i tappeti.
Se avete degli oggetti di valore, fotografateli e riempite una scheda con i dati considerati utili in caso di furto.
Conservate con cura le fotocopie dei documenti di identità e gli originali di tutti gli atti importanti (rogiti, contratti, ricevute fiscali, etc.).
Nel caso in cui vi accorgete che la serratura della porta dell’abitazione o un infisso sono stati manomessi o che una porta è socchiusa, non entrate in casa e chiamate immediatamente il 112, o un altro numero d’emergenza. Comunque, se appena entrati vi rendete conto che la vostra casa è stata violata, non toccate nulla, per non inquinare le possibili tracce e telefonate subito al Pronto Intervento.