Ebbi modo di leggere tutta una serie di notizie su giornali e riviste sulla scintillante carriera del nostro tenore. Rimasi sbalordito di fronte alla sua intensa partecipazione alla vita operistica di quegli anni, pur non essendo un melomane, compresi ben presto che il nostro aveva cantato con tutte le più importanti donne della lirica internazionale e aveva interpretato con la sua bella voce le opere più importanti e impegnative.
Sono sinceramente dispiaciuto della sua scomparsa e allora vorrei ricordarlo con alcuni aneddoti, o meglio curiosità, estrapolate dalla memoria dei racconti che mi riferì Renato nei nostri incontri.
L'aneddoto, il primo, fu che parlando con Renato si stabilì di scrivere una lettera di richiesta al maestro Riccardo Muti per una nota introduttiva a Renato Cioni, Tenore. A sostegno di quanto fosse stata la rilevanza avuta nel mondo dell'Opera dal nostro Renato, il Maestro Muti, nel giro di pochi giorni, inviò la prefazione nella quale implicitamente riconosceva quello che mi aveva raccontato Renato, cioé di averlo tenuto a battesimo per la prima direzione di orchestra.
L'altra notazione assai curiosa fu che Renato, nel vortice delle richieste della sua voce, e degli ingaggi favolosi propostigli, praticamente abbandonò l'appuntamento operistico nientemeno che con Maria Callas. La Callas comunque imputò lo sgarbo alla sua inesperienza e lo perdonò, inviandogli un telegramma di congratulazioni. E la Callas non era certamente facile al perdono e per niente indulgente!! Eppure lo perdonò.
Altrettanto curioso, nella sua biografia, fu quando rifiutò l'invito a fare un tour mondiale con la Sutherland, l'altro grandissimo soprano assieme alla Callas. Visto il diniego di Renato, la Sutherland chiamo un giovane tenore, un certo Luciano Pavarotti.
L'ultimo ricordo, legato alla sua vita artistica, è quello di quando suo padre, pescatore e padre di sette figli, lo portava a cantare in barca, al largo di Portoferraio... così avrebbe potuto esprimere la sua potente voce, liberamente e con tutta la forza che lui poteva esprimere, incantando così i pesci!!
Infine mi sembra corretto fare una precisazione su chi ebbe il merito dell'edizione del libretto, sponsorizzato dalla Banca dell'Elba. La pubblicazione nacque dalla proposta di uno scambio/baratto di genere 'artistico'; fu infatti Luciano Regoli, in cambio di un mio ritratto, a chiedermi di curare una pubblicazione sul Maestro e quello praticamente fu il mio guadagno di cui certamente non mi pento.
Ciao Renato, ti saluto così, nel ricordo delle cose più memorabili che mi hai raccontato.
Alessandro Canestrelli