La guerra è finita, la Regione si appresta ad allestire il tavolo della pace col Referendum e lui, niente, si è rifugiato nella giungla e di lì continua a sparare alle mosche!
Al tavolo si stanno per sedere insieme a quelli del Comitato, la Confindustria e la Cna , stanno per arrivare i commercianti e gli agricoltori: ci sono già come supervisors tre sindaci dell’isola d’Elba e circa 5.000 elbani che hanno già aderito con la firma alla proposta di legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del Comune Unico, ci sono tantissimi sostenitori dall’esterno, in consiglio regionale hanno votato all’unanimità la risoluzione per il referendum anche i consiglieri dell’Udc , che poi hanno precisato che non contava , alcuni illustri ospiti dell’Elba di non sospetta simpatia sinistrorsa come gli ex ministri Altero Matteoli e Antonio Martino, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara e poi lo scrittore Giorgio Faletti, il primo presidente del Parco, Beppe Tanelli, il pittore Nano Campeggi, addirittura il responsabile enti locali dell’Udc, Mauro Libè, Ermete Realacci responsabile green economy del Pd, l’ex ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, Marta Gazzarri capogruppo in Regione dell’Idv, Giuliano Fedeli vice presidente del Consiglio regionale e Gianfranco Venturi segretario 1° commissione, ma lui non si arrende: il Comune Unico non s’ha da fare!
Ci accusa , come al solito , di non avere un progetto e di voler rifare un carrozzone con i Municipi che prima invece riteneva dovessero esserci a presidio della storia , delle tradizioni e delle popolazioni locali . Noi , pur precisando che il progetto sarà pronto a settembre per la discussione fra i cittadini elbani, e solamente elbani , che dovranno decidere fra il SI al Comne Unico e il NO , si ricorda che poi sarà il nuovo Statuto del Comune Unico a stabilire modi e forme dei Municipi che, comunque , saranno istituiti soprattutto per garantire la partecipazione popolare e diffusa alle scelte del nuovo ente locale e saranno , com’è noto , a costo zero per la gratuità della carica . Noi , dicevamo , vogliamo continuare ad aprire la discussione sulle modalità dell’istituzione del Comune Unico, allargando la platea a tutti gli Elbani di buona volontà , ai sindaci accorti che si sono resi conto da tempo che con il frazionamento in otto realtà l’Elba non può decollare e soprattutto non può mantenere i servizi , nemmeno quelli essenziali, con tutti i tagli della spending review ai piccoli e grandi comuni e che l’unico sistema è quello di unire le forze , senza badare ai colori politici ma mirando al futuro dell’Elba e delle giovani generazioni .
Viene anche te , Marini al tavolo , levati l’elmetto e contribuisci a cogliere quest’occasione irripetibile per l’Elba tutta : poi si potrà avere più forza per l’Ospedale , i trasporti , la politica turistica , l’ambiente , lo statuto speciale per l’insularità , oggetto di una richiesta di recentissimo conio , per un Rinascimento elbano che la nostra isola ha le forze e le condizioni per attuarlo .
Gabriele Orsini
Al tavolo si stanno per sedere insieme a quelli del Comitato, la Confindustria e la Cna, stanno per arrivare i commercianti e gli agricoltori: ci sono già come supervisors tre sindaci dell’isola d’Elba e circa 5.000 elbani che hanno già aderito con la firma alla proposta di legge d’iniziativa popolare per l’istituzione del Comune Unico, ci sono tantissimi sostenitori dall’esterno, in consiglio regionale hanno votato all’unanimità la risoluzione per il referendum anche i consiglieri dell’Udc, che poi hanno precisato che non contava, alcuni illustri ospiti dell’Elba di non sospetta simpatia sinistrorsa come gli ex ministri Altero Matteoli e Antonio Martino, il direttore del Foglio Giuliano Ferrara e poi lo scrittore Giorgio Faletti, il primo presidente del Parco, Beppe Tanelli, il pittore Nano Campeggi, addirittura il responsabile enti locali dell’Udc, Mauro Libè, Ermete Realacci responsabile green economy del Pd, l’ex ministro degli Affari regionali, Linda Lanzillotta, Marta Gazzarri capogruppo in Regione dell’Idv, Giuliano Fedeli vice presidente del Consiglio regionale e Gianfranco Venturi segretario 1° commissione, ma lui non si arrende: il Comune Unico non s’ha da fare!
Ci accusa, come al solito, di non avere un progetto e di voler rifare un carrozzone con i Municipi che prima invece riteneva dovessero esserci a presidio della storia, delle tradizioni e delle popolazioni locali. Noi, pur precisando che il progetto sarà pronto a settembre per la discussione fra i cittadini elbani, e solamente elbani, che dovranno decidere fra il SI al Comne Unico e il NO, si ricorda che poi sarà il nuovo Statuto del Comune Unico a stabilire modi e forme dei Municipi che, comunque, saranno istituiti soprattutto per garantire la partecipazione popolare e diffusa alle scelte del nuovo ente locale e saranno, com’è noto, a costo zero per la gratuità della carica. Noi, dicevamo, vogliamo continuare ad aprire la discussione sulle modalità dell’istituzione del Comune Unico, allargando la platea a tutti gli Elbani di buona volontà, ai sindaci accorti che si sono resi conto da tempo che con il frazionamento in otto realtà l’Elba non può decollare e soprattutto non può mantenere i servizi, nemmeno quelli essenziali, con tutti i tagli della spending review ai piccoli e grandi comuni e che l’unico sistema è quello di unire le forze, senza badare ai colori politici ma mirando al futuro dell’Elba e delle giovani generazioni.
Viene anche tu, Marini al tavolo, levati l’elmetto e contribuisci a cogliere quest’occasione irripetibile per l’Elba tutta: poi si potrà avere più forza per l’Ospedale, i trasporti, la politica turistica, l’ambiente, lo statuto speciale per l’insularità, oggetto di una richiesta di recentissimo conio, per un Rinascimento elbano che la nostra isola ha le forze e le condizioni per attuarlo.
Gabriele Orsini