La replica del Circolo PD di Rio Marina, alla mia dichiarazione dei giorni scorsi, riguardante le future, auguriamocelo tutti, Terme di Cavo, necessita di alcuni chiarimenti.
Innanzitutto sarebbe utile conoscere chi oggi rappresenta il Circolo PD dal momento che nessuno dei numerosi comunicati risulta firmato, da qualcuno che ci metta la faccia, come invece io uso fare.
Ciò premesso desidero contraddire le affermazioni gratuite di una presunta strumentalizzazione partitica – da parte mia – riguardo ai problemi che Rio Marina e Cavo hanno oggi di fronte.
A tal proposito tengo a sottolineare che non ho nessuna tessera di partito e il mio intervento è assolutamente costruttivo com’è nelle mie abitudini. Piuttosto sarebbe logico aspettarsi dal PD – che è presente in Giunta – proposte chiare.
Per quanto concerne le Terme, prendo atto che il luogo deputato è Cavo e dichiaro, sin da ora, qualora il Sindaco volesse far partecipe la minoranza, la mia disponibilità ad un confronto serio e costruttivo, entrando nel merito della questione ed indicando soluzioni, cui partecipi anche la popolazione per fissare obbiettivi, anche ambiziosi, per il rilancio di Rio Marina che negli ultimi anni sembra essersi fermato.
Se ciò avverrà sarò ben lieto di partecipare a battaglie unitarie per il bene supremo della nostra comunità anche se sino ad oggi, nonostante la nostra disponibilità, ciò non è avvenuto.
E' inaccettabile dichiarare che il nostro paese esce da “quindici anni di stagnazione” includendo la giunta Bosi, che ha retto il Comune dal 2001 al 2011. Oltretutto, affermare ciò e parlare di degrado, lede fortemente l'immagine di RM.
Invece di ringraziare Francesco Bosi per quello che ha fatto, non si perde occasione per screditarne l'operato, con una ostinazione strumentale, dimentichi di tutto ciò che è stato fatto e di cosa veniva giù dalle miniere ad ogni evento piovoso.
Se non fosse avvenuta la totale “messa in sicurezza” dell' intero compendio minerario, con una spesa complessiva di undici milioni di euro, a totale carico di vari Enti, escluso il comune di RM, avremmo ancora la 'gora' nel paese.
Chi era in grado di realizzare un opera di quella portata? CHI? Oggi è urgente voltare pagina, creare una classe dirigente all'altezza della situazione, così come capire quali siano le nostre reali opportunità e di conseguenza formulare delle soluzioni sostenibili che accompagnino il versante verso una fisionomia turistica di qualità che faccia da traino allo sviluppo.
Ma tutto passa dalla rivendicazione forte di un nuovo porto commerciale e turistico, con l'attracco della nave di linea a Vigneria e dal by-pass che escluda il centro urbano. Altre soluzioni sono improponibili.
A riguardo appare significativa l'intervista che Luciano Guerrieri (Commissario straordinario di APPE), ha rilasciato al Tirreno il giorno 8 novembre 2015.
In essa vengono affrontati vari temi riguardanti Piombino e quello preminente, per il Commissario, è la viabilità verso quel porto, e poi dichiara: «Abbiamo mandato da poco al consiglio superiore dei lavori pubblici l’adeguamento tecnico del porto di Rio Marina e stiamo per partire per una serie di lavori alla viabilità del porto di Portoferraio, per agevolare il carico e lo scarico delle auto dei traghetti. Risolveranno molti problemi di traffico nei giorni di punta».
Valerio Fabiani, segretario PD Val di Cornia, è ancora più esplicito: “se non si fa il by-pass per raggiungere il porto di Piombino, mi incateno”.
Quello che se ne trae, da quanto dichiarato, è che per gli altri la viabilità è una priorità, ma non per Rio Marina e Cavo e questo è intollerabile.
Quindi, se si accetta che rimanga l'attuale stato di viabilità per l'accesso al porto di RM, risulta evidente che le questioni da chiarire sono molte e che ogni possibile 'intesa' presuppone l'abbandono di posizioni rinunciatarie.
Fabrizio Baleni