1. Dissalatore zona Mola
- L’intervento si configuri con connotati che hanno valenza urbana e poco si relazionano con il paesaggio circostante.
- Le sistemazioni esterne non rispondano ai requisiti ambientali di “ruralità” propri della Piana di Mola.
Inoltre, pur nel riconoscimento delle particolari necessità spaziali al quale il fabbricato deve rispondere, si ravvisa anche che la scelta formale-architettonica non sembra integrata nel contesto paesaggistico-ambientale e le visuali, oltretutto male rappresentate, evidenziano questo particolare aspetto soprattutto in riferimento all’altezza dell’edificio sia rispetto allo skyline del centro del paese di Capoliveri sia rispetto al territorio circostante. Al fine di ridurre non solo l’impatto paesaggistico ma anche quello acustico, si suggerisce di trovare una soluzione riguardante l’altezza dell’edificio che sia meno impattante, anche attraverso un parziale interramento dello stesso.
2. Vasca Intake – Lido di Capoliveri
- Con l’intervento proposto, l’impatto visivo e quindi la fluidità delle visuali da e verso il mare vengono fortemente compromessi e danneggiati. A tal proposito si ritiene che debba essere meglio valutata la possibilità di mettere in sicurezza l’intervento senza la necessità di recinzioni o delimitazioni invasive e limitare schermature solo a quanto strettamente necessario.
- Si manifesta, inoltre, preoccupazione per i danni per la balneazione e per l’integrità dell’arenile derivanti dallo scavo in trincea e in profondità da realizzare sulla spiaggia e in mare per il posizionamento della tubazione per la condotta dell’acqua e la reimmissione di acqua marina prima e dopo per l’estrazione e lo scarico a ciclo ultimato.
Si richiede pertanto che l’intervento venga realizzato esclusivamente quando è terminato il periodo di balneazione e che vengano costantemente monitorate e tempestivamente risolte tutte le eventuali conseguenze dell’intervento sia durante, sia alla sua conclusione nonché nei tempi successivi. Quanto sopra in particolare per quello che riguarda l’intorbidimento dell’acqua, o altri effetti collaterali.
Deve essere altresì garantito che gli interventi a supporto per l’eliminazione di eventuali disagi o danni alla spiaggia e alla qualità dell’acqua, siano tempestivi, al fine di non creare alcun disagio alla balneazione o di contaminazione ambientale.
L'intervento dell' Autorità Idrica Toscana
Sintesi- per questi motivi serve costruire, come da progetto approvato, il dissalatore a Mola, che non sarà un brutto edificio industriale, ma una costruzione ben fatta di basso impatto ambientale e che comincerà, con i suoi 80 litri/secondo, a dare un po’ di sollievo idrico all’Elba. Il dissalatore è pure l’investimento più economico, rispetto al raddoppio della condotta sottomarina, rispetto a invasi o grandi bacini artificiali.
Considerazione del Sindaco di Capoliveri
Ad oggi sappiamo dai tecnici che questa è la miglior soluzione possibile ed è anche il luogo più idoneo (Mola). Come comune abbiamo fatto il possibile per rendere agevole il percorso amministrativo. La crescita e la sopravvivenza sociale ed economica dell'Isola passano anche da qui.
Considerazione di chi non è tenuto in considerazione, seppur con belle parole e tanto olio per evitare l’attrito che causerà questa ennesima opera faraonica, dove lo prenderanno le attività e i cittadini presenti su quel territorio lo sanno bene, ma cosa possono fare a tutela dell’area di mola, non certo andare contro la crescita e la sopravvivenza sociale ed economica di tutta l’Elba.
La coerenza dei vari comunicati la dice lunga su ciò che accadrà e su chi pagherà l’ennesima genialità.
Fausto Martorella