Caro Sergio,
Mi sia concesso di tornare su un assai vetusto argomento.Mi riferisco all'ormai mitica rotonda di S.Giovanni che temporibus illis avrebbe dovuto ridurre l'ingorgo estivo in corrispondenza del famoso semaforo. Far riferimento ai gravi disagi di concittadini e villeggianti mi sembrerebbe alquanto superfluo per cui non vorrei in questa sede abusarne.
Mi premerebbe invece capire una volta per tutte dov'è sta il problema. Le amministrazioni cittadine di sono susseguite così come le usuali roboanti promesse. Adesso si parte, adesso si incomincia, intanto buttiamo giù i pini e poi la provincia che non ci ha i soldi e tizio che fa resistenza. Insomma come stanno le cose?
Io vorrei proporre tre possibili risposte:
1) il problema delle code kilometriche non è risolvibile. Se si fa la rotonda quelli di Colle Reciso possono metterci le radici all'incrocio quando è momento di traghetti (quasi sempre). Se è così ci rassegniamo e invece di andare a far la spesa a Portoferraio andremo a Mola...
2) È difficile espropriare qualche metro quadro ai proprietari di terreni contigui. Benissimo tanto siamo abituati al prevalere degli interessi singoli su quelli collettivi.
3) Non ci sono i soldi. Ancora meglio.. chiediamo ai piombinesi come hanno fatto loro che di rotonde abbondano..Tra l'altro qualche vecchia lira dai contributi di sbarco si potrebbe avere dai ns sindaci. Ma non sia mai! le campagne di marketing innanzitutto e chi se ne frega delle code sangiovannine.
Non so se i nostri attenti amministratori e lettori di ER potranno svelare l'arcano. Speriamo ci rispondano con una delle tre ipotesi suesposte ma abbiano perlomeno il buon gusto di non dirci che la faranno l'anno prossimo. Non ci crederemo mai...
Ivo Bandi
Caro Ivo
"Questa è la novella dello stento, che dura tanto tempo, la voi senti'? Sì! Questa è la novella dello stento, che dura tanto tempo, la voi senti'? Sì! Questa è la novella dello stento etc (ad libitum)" dai ricordi infantili riemerge questa nenia-filastrocca atta ad indurre sonnolenza nei più riottosi frugoli.
Se sicuramente il titolo di "novella dello stento" elbana se lo aggiudica a mani basse la vicenda del canile, che "si sta per compiere" "siamo a un passo" "c'è già il progetto" da 20 anni, pure questa storia, della rotatoria sangiovannina comincia a piazzarsi discretamente in classifica.
Tu ti domandi come me perché la trascorsa (e non rimpianta) amministrazione ferajese volle, fortissimamente volle, mettere mano alle seghe (moto) a precipizio, iniziando ad abbattere i pini cinici e bari che con il loro sussistere impedivano il compimento dell'opera (la Provincia - a proposito poco c'entra - ormai quel tratto di strada e di esclusiva pertinenza comunale), senza che poi niente venisse realizzato. Come direbbe Bob Dylan "la risposta, amico mio, vola nel vento..."
Che dirti? Portiamo pazienza e intanto rallegriamoci di quanto (eliminate le fatidiose essenze arboree) sia diventata più ariosa quella zona, e di quanta maggior visibilità godano le attività commerciali e non che sul bivio si affacciano!
La rotatoria? "si sta per compiere" "siamo a un passo" "c'è già il progetto" ...