Sulle pagine di questo giornale, che ringrazio, e di altri giornali, il sottoscritto si è rivolto ripetutamente, anche nel passato, all’amministrazione comunale di Portoferraio, dove vive e risiede, con richieste, domande, proposte.
Il silenzio ha sempre regnato sovrano.
E non solo con questa attuale amministrazione.
Chiariamo subito che una amministrazione pubblica non è tenuta a rispondere ad un cittadino se non quando questo a lei si rivolga tramite protocollo.
Dopo di che esiste lo statuto che ogni comune possiede e che si è liberamente dato.
Quello di Portoferraio un intero Titolo, il terzo, intitolato “Istituti di partecipazione e diritti dei cittadini”, dall’articolo 41 all’articolo 47, è dedicato a questo.
In particolare l’articolo 43 recita:
“L’Amministrazione promuove una comunicazione efficace con i cittadini, singoli e associati, su tutto ciò che riguarda la propria attività istituzionale. A tal fine persegue una semplificazione del linguaggio amministrativo dei propri atti e nell’uso corrente del personale addetto alle relazioni con il pubblico, attivando pertanto adeguati e costanti interventi di formazione e aggiornamento.
L’Amministrazione predispone strumenti che agevoli(a)no l’informazione e la comunicazione e, da parte dei cittadini, la valutazione dei risultati raggiunti in rapporto alle previsioni programmatiche”
Il silenzio dell’amministrazione comunale di Portoferraio credo che sia il modo peggiore di rispondere.
No sta certo a me indicare quali siano i principi ispiratori dell’azione comunale in questo particolare frangente ma se mi venissero richiesti non sarebbe difficile indicarli.
Buon anno a tutti
Marcello Camici