Il Consiglio Provinciale, riunito il 24 novembre a Palazzo Granducale, ha approvato il Piano di dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa nel territorio della Provincia di Livorno per l’a.s. 2024/2025.
La delibera ha ricevuto i voti favorevoli dei consiglieri di maggioranza di Provincia Democratica, mentre il consigliere Giannellini, del gruppo Per la Provincia di Livorno si è astenuto. Ha votato contro il consigliere Panciatici di Livorno Provincia Civica.
“Con questa delibera – ha sottolineato la presidente Sandra Scarpellini – la Provincia ha buttato il cuore oltre l’ostacolo per aiutare a trovare soluzioni alle tante esigenze, anche diverse e contrastanti tra città e territori periferici, nella convinzione di dover garantire il diritto allo studio di tutti. Ritengo si sia chiarita e spero archiviata una volta per tutte la sciocchezza del numero chiuso e confido che tutti gli attori della Scuola non si accontentino però di questo, ma accettino di faticare con noi a cercare di migliorare l’offerta scolastica dei nostri ragazzi e ragazze”.
La delibera, corredata da una serie di allegati, riporta le proposte scaturite dalle Conferenze zonali per l’istruzione, sia per quello che riguarda il I ciclo di istruzione sia per il ciclo di istruzione secondaria superiore.
Per quanto riguarda la questione degli spazi scolastici per le scuole superiori, nella delibera la Provincia delinea chiaramente quanto già illustrato negli incontri che si stanno svolgendo con le varie componenti scolastiche, in particolare per quello che riguarda gli istituti superiori di Livorno.
“Abbiamo avviato un serio percorso di confronto con l’intero mondo della scuola - ha aggiunto Scarpellini – puntando l’attenzione alla qualità delle scuole superiori nel loro complesso, che non può essere ridotta solo a mera questione di edilizia scolastica disgiunta da una programmazione più ragionata dell’intera offerta formativa”.
A tal fine nella delibera sono indicati alcuni punti principali: in primo luogo la messa a disposizione dei dati relativi alla ricognizione puntuale di ogni spazio disponibile nelle strutture scolastiche, che risponda ai criteri di sicurezza e idoneità all’uso didattico, secondo le normative vigenti.
In secondo luogo, ferma restando la possibilità dei dirigenti scolastici di accogliere tutte le iscrizioni, l’invito a prevedere, qualora i numeri siano superiori a quelli scaturiti dalle analisi, formule organizzative già in uso per situazioni similari.
Infine, la prosecuzione dei tavoli di concertazione, allargati anche alle rappresentanze sindacali, alla Regione, all’Usp e al Comune, per un percorso di programmazione e riequilibrio dell’offerta formativa tra i diversi istituti da armonizzare sulla reale disponibilità del patrimonio edilizio presente.
“Sono certa – conclude la presidente Scarpellini – che in un quadro di chiarezza e massima disponibilità al confronto tra tutte le componenti istituzionali e del mondo scolastico, si giungerà ad una proposta condivisa che possa garantire il diritto a ragazzi e ragazze in uscita dalla scuola media di poter scegliere con serenità il proprio percorso formativo”.
Il Piano approvato sarà ora inviato alla Regione per l’inserimento nel Piano complessivo di propria competenza, che sarà successivamente tramesso all’Ufficio Scolastico Regionale.