Questo episodio, circoscritto alla sola località del Capannone - spiega ASA - si è verificato in conseguenza ad un intervento di disinfettazione della condotta, ma nel Comune di Portoferraio i valori non superano i 5 mg al litro
Abbiamo apprezzato - scrive Simone Barbi - l' impegno del gestore nel tentativo di ridurre al minimo il disagio ma non possiamo che riscontrare che le lunghe e interminabili ore con i rubinetti a secco non sono state oggetto di un'appropriata e massiccia forma di comunicazione. Nel migliore dei casi si poteva apprendere della chiusura dei rubinetti per sentito dire da questo o da quello, ma non abbiamo traccia di comunicati ufficiali di ASA o del comune di Marciana.
"Da settimane - scrivono gli ambientalisti - da un contatore postio in via del Ruotone a Marciana Marina si sta verificando una perdita d’acqua proprio mentre il Paese è sottoposto ad necessarie chiusure temporanee delle forniture idriche per affrontare la grave siccità.
Inviandoci la foto pubblicata qui a lato, scattata in Rione De Gasperi a Capoliveri dei cittadini la residenti ci segnalano che che nel loro comune (oltre il caso “Innamorata – Calone” di cui abbiamo già riferito) si stanno verificando da tempo, e proprio in un periodo che dovrebbe imporre il risparmio delle preziose risorse idriche, varie perdite d’acqua, senza che il gestore della rete si preoccupi di intervenire su quello che palesemente appare come un inaccettabile spreco.
La risposta del Presidente di ASA Del Nista in merito alle vicende delle terme di Cavo appare una difesa d'ufficio senza alcun presupposto concreto ed anzi aggrava la posizione di ASA con illazioni che meritano repliche puntuali a definitivo chiarimento di una vicenda strumentalizzata fino alle patetiche e tardive affermazioni di chi ( dopo aver causato con le sue contestazioni e con la sua insolvenza la chiusura dell'Unione dei Comuni) tenta di calarsi nel ruolo poco credibile di Robin Hood dell'emergenza idrica elbana.
Del Nista sembra non rendersi conto che ASA ha compiuto un atto illecito andando a cementare abusivamente un pozzo, da essa abbandonato dal 2007, rispetto al quale non ha più alcun titolo.
Di questo dovrà rispondere nelle sedi opportune.
Aggiungo solo che l’acqua è un bene pubblico, ivi compresa quella di valore termale, e che il Comune di Rio Marina, per pubblico interesse, ha il diritto di poterne disporre.
La crisi idrica iniziata a aprile 2011 giunge alla stretta. Da aprile 2011 a marzo 2012 la maggiore scarsità di piogge
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