Il 2012 si è aperto con due buone notizie per l’ambientalismo elbano: l’annuncio del prossimo abbattimento dell’ecomostro di Procchio e il netto ed inequivocabile NO del Governo alla realizzazione della strada della Cala, due opere di prepotenza privata e connivenza pubblica che Legambiente ha fortemente combattuto, per prima e con pochi coraggiosi alleati. Ma se due rondini non fanno primavera e se c’è ancora molto da fare per difendere quest’isola dal suo male peggiore, l’indifferenza che si trasforma in fiammate improvvise di protesta capeggiate da improvvisati capipopolo e sostenuti da ormai attempati “rivoluzionari” populisti delle cause perse, è anche vero che in questi anni di strada ne abbiamo fatta, costruendoci un consenso che si esprime nelle segnalazioni e nella fiducia nella nostra capacità e competenza ed integrità, politica ed etica che ci arrivano da molti cittadini (quella che chiamiamo la Legambiente fuori di noi) ma anche, più brutalmente, dai vandalismi contro le nostre iniziative e dalle offese ignorate sui blog che infettano la convivenza civile di quest’isola con accuse infondate, ignoranza esibita e mistificazione voluta e che spesso prendono di mira (olimpicamente ignorate) proprio Legambiente.
Quello che è accaduto nell’ultimo consiglio comunale è a dir poco incredibile, il gruppo Liberi promuove all’attenzione del consiglio comunale una mozione, oggetto: le perplessità di fusione del comune di Capoliveri, nell’ipotetico comune unico, chiedendo di discutere i punti più critici che il nostro ente affronterebbe, se si formasse un solo comune, vantaggi e svantaggi di un unione, problemi dei quali si parla in maniera troppo astratta, e in sedi poco opportune, la mozione presentata dal Consigliere Martorella Fausto riportava considerazioni di carattere politico amministrativo di rilevanza territoriale, visto che l’integrazione o l’accorpamento del nostro comune in un ente superiore, coinvolge l’intera cittadinanza, problema di natura così rilevante che trova accoglimento anche nel nostro regolamento, al art. 8 che cita: Il consiglio comunale rappresenta la collettività comunale , e determina le l’indirizzo politico sociale ed economico del comune e ne controlla l’attuazione.
La tutela, la ricerca, la didattica e la comunicazione dei beni culturali, con particolare riferimento a quelli archeologici, sono il settore nel quale sono impegnato professionalmente e nell’ambito del quale insegno all’Università. Alla fine della mia carriera, una cosa potrò dire di avere insegnato senza sosta, naturalmente per chi vuole stare ad ascoltare. Soprattutto in un campo duro da coltivare, come quello che loro ed io ci siamo scelti, si possono, forse, ottenere risultati se all’estro del singolo si aggiungono armonia, condivisione, spirito di servizio.
Non può essere che un abbaglio elettorale le dichiarazioni che il sindaco di Marciana Marina ha rilasciato al “Tirreno” nella cronaca locale di giovedì 22 marzo , a meno che Taglione non abbia male interpretato il pensiero di Ciumei , come il medesimo ha dichiarato e di cui attendiamo conferma . In effetti sono un insulto colossale , sia alla partecipazione democratica dei cittadini alle scelte rilevanti sul loro territorio , sia all’impegno appassionato di tanti volontari che , in condizioni a volte difficili anche per le condizioni climatiche e per l’ostilità di alcuni sindaci , hanno raccolto le firme di ben 5767 cittadini , tutte all’Elba e quasi tutte elbane , tutte ovviamente liberamente e consapevolmente apposte
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