FIRENZE – “Un’area marina protetta esiste già, è il cosidetto “santuario dei cetacei” che comprende il parco dell’Arcipelago Toscano. A partire da questo dato di fatto dobbiamo continuare a lavorare perchè la tutela in quest’area venga estesa e rafforzata, in modo da consentire l’adozione di regole che evitino il ripetersi di altri disastri, come quello della Corta Concordia e quello del cargo Venezia”.
E’ quanto afferma il presidente della Toscana Enrico Rossi, tornando sul tema della sicurezza in mare dopo le intense giornate di studio e di dibattito che si sono svolte la settimana scorsa al Giglio. Lo dichiara anche a commento di alcune dichiarazioni critiche rilasciate oggi dal sindaco del Giglio Sergio Ortelli circa l’ipotesi di ampliamento del parco marino.
“Come lo stesso sindaco riconosce – prosegue il presidente Rossi – il nodo fondamentale è il monitoraggio e il controllo delle rotte e la possibilità di verificare puntualmente il rispetto delle norme. Altrimenti anche lo stesso decreto rotte del ministro Clini rischierebbe alla lunga di essere inefficace. Per questo è fondamentale completare attraverso le tecnologie più avanzate e integrate la rete di vigilanza sull’Arcipelago, e insieme studiare le misure più efficaci per riuscire a regolare la navigazione. Per noi l’obiettivo è coniugare svilippo e ambiente. In questo senso ci muoveremo – conclude il presidente – con tutte le regioni interessate dell’area e discuteremo con gli esperti dell’Organizzazione marittma internazionale, l’agenzia delle Nazioni unite competente proprio in materia di sicurezza in mare.
Susanna Cressati