Anche questa ennesima stagione di lavoro è finita, il tempo di fare i bagagli , di salutare gli amici e i pochi parenti che mi sono rimasti a Portoferraio e da domani pomeriggio, come dicevano i nostri vecchi , "alla ! " Andrò a svernare con la mi figliola e con la mi mamma, rispettivamente nella campagna senese e in Maremma, magari ogni tanto stuzzicando la mi nonna, che da Lassù illuminerà il nostro buio con le sue dotte analisi politico-sociologiche e con le sue perle diplomatiche di alta scuola.
- Nonna: - O popò di Rottaveggio, un sarai mica briaco?
- Io: Boia dè, ma un starai mica tutto il giorno con l'occhi e l'orecchi all'illingiù pe vedè cosa famo e pe sentì cosa dimo ?
- Nonna : Lo sapevo che andavi in piazza e avresti fatto qualche discorso tonto da intorciato!
- Io: Ma tutto un la sai, perchè assennò sapresti che so stato anche pe' la Fonderia dalla tu figliola, che gli ho portato un pò di fotografie dei nostri tempi d'oro che ho ritrovato l'artro giorno. Tra queste c'è quella dove ci sei te alla Grotta Azzurra che balli con Vincenzo ir Sambuco, mi sembra che vinceste anche quella gara e quella dove te, Fortunato il Colella e Domenico il Ceccherelli, in comune, davanti ai bimbi delle scuole, venite premiati dall'allora sindaco Novaro Chiari con la quarta edizione premio Città di Portoferraio, quer riconoscimento che venne creato nel 1990, appunto dai bimbi di una classe delle nostre scuole medie.
- Nonna: Un racconti tutto però. Ho visto che quando sei uscito dar portone della tu zia, dopo sei entrato anche in quelle stanzine della CGIL.
- Io: Certo che quaggiù, come mi dicevi sempre te quando ti domandavo come mai facevate così tanti figlioli, televisione un ce n'era, ma anche Costassù,mi sa che v'annoiate parecchio se state sempre a spiacci! Comunque, dato che ci semo arrivati, ecco il mio personale ringraziamento ai compagni der sindacato che hanno fatto in modo che dei pensionati, uno di novant'anni, possono passare i loro pomeriggi invernali a giocare a carte e a stare in compagnia, dato che di quella nostra antica, preziosa e sana socialità (I sette nani, la Barca dei Sogni, Grotta Azzurra...) non c'è rimasta più traccia, tantomeno di quell'artra un po' meno sana ma artrettanto preziosa e divertente, speciarmente per quelli che non sapevano ballà o che erano infingardi, e per quelli che gli garbava tanto ir vino (Libertaria, Troncaceci, ir Sandoni, Unghia Nera, il Diara, Il Pelato, da Pireo, da Giacobbe...)
- Nonna: - Lo vedi che ho ragione io e che sempre cor vino e i briachi vai a finì!
- Io: - Boia, un sarai mica doventata bacchettona?
- Nonna: - Cerca di fa alla sverta a piglià la nave e a levatti dai corbelli, assennò te lo do io bacchettona!
- Io: - E' così e c'ho anche la prova! Nei tu cenci e speciarmente se eremo soli , un avresti detto di levammi dai corbelli, saresti stata più sboccata!
- Nonna: - Ma siccome soli un semo, te lo ridico un'artra vorta: cerca d'Imbarcatti alla lesta e di levatti di 'ulo!
Michele Donati