Il cosiddetto “ecomostro” di Procchio e le vicende giudiziarie ad esso associate, hanno occupato spesso le pagine dei giornali elbani ma, ancora oggi, sembra che si vogliano far coesistere, in modo contraddittorio e confusionario, la messa in sicurezza della zona a mare e la speculazione edilizia.
Ecomostriciattolo: "No all’accordo con i corruttori - scrive senza mezzi termini Legambiente - Regione e Comune tornino indietro" Gli ambientalisti, dopo le loro prime dichiarazioni sulla sentenza della Corte d'Appello di Genova su Elbopoli e l’ecomostro di Procchio, articolano le loro richieste.
Non siamo stati noi - si legge in una nota di Legambiente dell'arcipelago - a fare trionfanti e ripetuti annunci di imminente “eradicazione” dell’ecomostro. Né lo abbiamo promesso durante la campagna elettorale per il rinnovo dell’Amministrazione comunale. Il torto che ci può essere addebitato (l’unico) è quello di aver creduto a quanto affermavano tanto il Sindaco Bulgaresi che la Regione Toscana. Ci siamo illusi, sbagliando, che ci fosse, come veniva annunciato un mese si ed uno anche, la reale intenzione e volontà di liberare Procchio e l’Elba da quella indigeribile bruttura.
Apprendiamo dalla stampa locale - scrive in capogruppo dell'opposizione - che l' ecomostro verrà abbattuto, ma con meraviglia e stupore leggiamo che verrà ricostruito per intero come dieci anni fa e con gli stessi volumi.
La storia del Centro Servizi dello scandalo inizia nel 2000 con l'avvio dell'iter per le autorizzazioni. Ora l'abbattimento e una nuova costruzione.
Pasquale Berti scrive al Sindaco di Marciana Anna Bulgaresi: "Leggendo i Giornali ho appreso dell’abbattimento dell’Ecomostro ma, dopo oramai svariati mesi, vedo che questo non si realizza. E’ venuta poi fuori la notizia che l’Ecomostro viene si demolito, però ricostruito."
L'impegno della Regione per ridurre il rischio idraulico a Procchio. Firmato l'accordo tra Regione, Provincia di Livorno, comune di Marciana
L’annuncio dato dal Sindaco di Marciana, Anna Bulgaresi, che l’Ecomostro di Procchio non verrà abbattuto immediatamente ma (forse) ad iniziare da fine settembre è una pessima notizia per chi, come Legambiente, aveva accolto con favore la decisione, dopo l’alluvione del novembre 2011, di fare finalmente piazza pulita di quello scempio urbanistico e ambientale.
Il 2012 si è aperto con due buone notizie per l’ambientalismo elbano: l’annuncio del prossimo abbattimento dell’ecomostro di Procchio e il netto ed inequivocabile NO del Governo alla realizzazione della strada della Cala, due opere di prepotenza privata e connivenza pubblica che Legambiente ha fortemente combattuto, per prima e con pochi coraggiosi alleati. Ma se due rondini non fanno primavera e se c’è ancora molto da fare per difendere quest’isola dal suo male peggiore, l’indifferenza che si trasforma in fiammate improvvise di protesta capeggiate da improvvisati capipopolo e sostenuti da ormai attempati “rivoluzionari” populisti delle cause perse, è anche vero che in questi anni di strada ne abbiamo fatta, costruendoci un consenso che si esprime nelle segnalazioni e nella fiducia nella nostra capacità e competenza ed integrità, politica ed etica che ci arrivano da molti cittadini (quella che chiamiamo la Legambiente fuori di noi) ma anche, più brutalmente, dai vandalismi contro le nostre iniziative e dalle offese ignorate sui blog che infettano la convivenza civile di quest’isola con accuse infondate, ignoranza esibita e mistificazione voluta e che spesso prendono di mira (olimpicamente ignorate) proprio Legambiente.
Testata registrata al Tribunale di Livorno
n. 11 del 08.10.2002
Direttore Responsabile: Sergio Rossi
Editore: Elbareport.it di Sergio Rossi & C. SAS
Sede legale: Via Val di Denari, 34 - Portoferraio
Mail: info@elbareport.it - Pec: elbareport@pec.it
Tel: 0565.916908 - 335.6228371
Partita IVA: IT 01807760499