Credo che proprio in questi momenti di grande difficoltà - scrive la palamentare del PD - Portoferraio e tutti i cittadini elbani abbiano, più che mai, bisogno che le istituzioni siano al loro fianco e difendano i loro bisogni ed interessi. Ma alla prima nota ne fa seguito dopo qualche ora un'altra e la "solidarietà e comprensione" precedentemente espressa diventa una sorta di tirata d'orecchie per il sindaco che si è dimesso.
Enrico Rossi: "Un anno dopo non possiamo dire di aver risolto tutti i problemi ma senza dubbio di aver fatto molto. Per la Regione quella dell’Elba non è stata un’alluvione dimenticata. C’è ancora tanto lavoro da fare ma, con quello che abbiamo a disposizione e con quello che ci è stato messo a disposizione, stiamo cercando di far ripartire quella parte dell’isola colpita dal disastro di un anno fa”.
Conosciamo bene Roberto Peria e sappiamo quanto sia costato ad una persona come lui il gesto che ha scelto di fare rassegnando le sue dimissioni da sindaco di Portoferraio. Per questo intendiamo esprimergli tutta la nostra solidarietà personale. Ma noi conosciamo anche il lavoro che la giunta Peria ha svolto in questi anni, su molti fronti, sempre in difesa dei diritti e delle prerogative dei cittadini elbani. Ed è proprio in nome di questo lavoro che abbiamo fin dall’inizio lavorato affinché Peria non si dimettesse e rimanesse alla guida del Comune.
Le osservazioni di un "inviato non invitato", anzi "capitato per caso" nell'aula consiliare dove Peria ha annunciato le sue dimissioni e che ha steso una breve nota che si muove tra il cinismo e la speranza.
Nel disadorno e tetro contesto politico locale si erge il gesto del Sindaco Peria ed assume una nobiltà senza precedenti: perché va in direzione “ostinata e contraria” e restituisce dignità al termine, una volta nobile, di Politica.
Il Primo Cittadino portoferraiese in una accorata spiegazione di un gesto che non è di resa ma di forte denuncia
Il flop dell’ incontro di alcuni giorni fa a Firenze, tra i Sindaci elbani e l’ass.re Regionale alla Sanità Marroni segna un punto di non ritorno nei rapporti con la Regione Toscana. Sulla Salute, infatti, non si scherza. Dalla Regione Toscana l’ Elba si aspettava (e si aspetta) serietà e rispetto degli impegni.
In una stringata nota del comune di Portoferraio si legge: Il Presidente Nunzio Marotti ha convocato con carattere di urgenza il Consiglio Comunale in seduta straordinaria presso la Sala Consiliare del Comune di Portoferraio per MERCOLEDI 7 NOVEMBRE 2012 alle ore 11,30 per la trattazione di un unico argomento all’ordine del giorno: Comunicazioni urgenti del Sindaco in merito alla Sanità. La seduta è pubblica.
Se con la politica, gli incontri, i confronti, le proteste civili non siamo ancora riusciti a far capire alla Regione e, andando oltre, al nostro Governo che l'Elba è un'isola, la terza isola d'Italia, é l'ora di passare a dimostrazioni forti. Abbiamo il diritto di essere ascoltati; e abbiamo il diritto ad avere dei servizi essenziali che oltretutto, paghiamo con le nostre tasse.
Il Sindaco portoferraiese minaccia di lasciare la guida del comune se mancheranno impegni regionali sul permanere della chirurgia
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